GIUSEPPE FORTUNATO PIRRONE

Lo scultore, medaglista e caricaturista, Giuseppe Fortunato Pirrone, detto Peppino, e’ nato il 5 Novembre 1898 a Borgetto (PA) daPietro, lavoratore agricolo, e da un' orfanella, Elvira Emilia Pirrone Resso (1877 -1911): la data vera risale al 3 Novembre, ma forse, a causa delle celebrazioni dei defunti, fu ritardata l' iscrizione all'anagrafe . Rimane a Borgetto fino all'età di 3 anni e mezzo; il padre, impiegato di Prefettura, e’ trasferito dapprima a Mazara del Vallo ( 1902 - 1903) e quindi ad Alcamo, dove frequenta le Scuole Elementari e la prima Tecnica.

 Nell'Aprile 1910 il padre, per ragioni di lavoro, si trasferisce a Noto (Sr), città ingegnosa, di cui Peppino si innamora subito, dato il suo trasporto per le Arti . Nell' Ottobre 1911, nel periodo della epidemia di spagnola, muore la madre Elvira ed il padre, nel 1912, sposa in seconde nozze una ragazza del luogo, da cui poi ha due figlie femmine ed un figlio maschio, di nome Gaspare. Appena quindicenne, modella un S. Corrado in creta e lo espone tra due steariche sul davanzale della finestra di casa, in Via Cavour, angolo Vico F. Tortora, in attesa del passaggio della Sacra Urna il 19 Febbraio 1913 . Inizia l'attività artistica a Noto, giardino di pietra, dove ha i suoi primi successi con 3 opere: Vera, Giacometta e Rina Corsi.

Per il lungo soggiorno ( 1909 - 1929 ), soleva dichiararsi " netino " , però e’ vissuto, con studio in Via A. Guglielmotti N. 57, a Roma, dove e’ morto il 23 Febbraio 1978 alle ore 4, ad oltre 79 anni: riposa nella cappella eretta nel sito cimiteriale donatogli dal Comune di Recanati, insieme alla moglie, la pittrice netina Maria Mauceri ( Noto 7 Marzo 1905 - Roma 9 Settembre 1986 ), da cui però, per un fibroma uterino, non ha avuto figli; unica erede e’ una nipote, tale signora Zagarella da Pozzallo, figlia di una delle due sorelle .

LE OPERE

 Il " greco " Peppino Pirrone ha decantato come nessun marchigiano tutte le opere di G. Leopardi e la città di Macerata e di Recanati:

Dall' Ottobre 1922 fino al 1927, frequenta l'Accademia BB. AA. di Palermo. Si diploma, gia sposato, nel 1928 all’ Accademia Reale di Napoli con 29 su 30, ma dal giorno 8 Gennaio 1930 si dimette e si trasferisce a Roma, da dove inizia ad affermarsi come scultore ritraendo ministri e personalità e da dove non si muove più.

A Roma viene nominato dirigente del Centro di Educazione Artistica per per l'insegnamento della ceramica agli insegnanti fino al 1964, anno in cui va in pensione .

Per due anni scolastici 1967 -1969 ha ricoperto la cattedra di scultura all'Accademia BB. AA. di Catania, fino al 70° anno di età ; altresì, aderente alla CISL - Artisti, ne è stato Segretario Nazionale dal 1964 al 1971.

L'Ellenico Peppino Pirrone ha partecipato alla Quadriennale (Roma,' 52,' 56,' 60,' 64 ) ed alla XXIV, XXVII, XXVIII Biennale di Venezia, con mostra Personale nell'ultima, alle Mostre Internazionali di Scultura di Carrara e Trieste, a tutte le Mostre Europee della Medaglia (F.I.D.E.M.di Paris) dal 1953 al 1977 .

Sue opere sono visibili nei Musei di Parigi, Roma, Oslo, Copenaghen, Shelley, Wrocraw, Sheffield, Stoccolma, Madrid, Isola di Formosa, alla Galleria d' arte sacra di Milano - Niguarda (Sala Pirrone ), Galleria Pro Civitate Christiana di Assisi, GAM di Roma, Santuario di Guadalupe, New Columbus (Pensilvania) ed in America, alla Pinacoteca Zelantea di Acireale (CT), presso la Chiesa Madre di Borgetto (l'acquasantiera ) ed inoltre numerose opere della sua collezione privata di autori vari sono state lasciate in eredita al Comune di Noto.                                  

 Il Comune di Noto ha allestito nel 2002il Museo Civico, intestato all'adorata mamma Elvira, presso il Monastero di S. Chiara in Corso V. Emanuele .

Pirrone è un artista essenzialmente dedito al ritratto. Nel recto della medaglia Pirrone ritrae il personaggio che intende celebrare, nel verso pone la dedica o un simbolo, a volte accompagnato da un motto.

Uomo profondamente religioso, ha avuto modo, nel corso della sua carriera, di lavorare per il Vaticano.

Ricordiamo tra le opere più importanti la " Colonna della Fede" custodita nella sezione di Arte Moderna dei Musei Vaticani, il " Voto alla Vergine" per l'appartamento papale e la " Vita di Cristo" per la rilegatura del Canone di Paolo VI."Voto alla Vergine", in gesso, e "Vita di Cristo", in bronzo, sono anche presenti nella Galleria d'Arte Contemporanea di Noto .

Ha realizzato per la Città del Vaticano un rilievo " Voto alla Vergine" per l'appartamento di Sua Santità, Paolo VI, e sempre per lo stesso Pontefice Paolo VI la medaglia ufficiale del primo viaggio in Palestina.

  • Del Pirrone  rimangono a Borgetto due testimonianze:


Un pannello in bronzo dedicato ai caduti di tutte le guerre, in sostituzione del progetto originario commissionato  dall’Amministrazione comunale dell’epoca guidata dal Dr. Mignano Marù Carlo che consisteva in un grande obelisco al cui centro vi era una madre che saluta il figlio in partenza per la guerra, e che purtroppo non si era potuto realizzare per mancanza di risorse finanziarie, ma che è stato acquistato dalla cittadinanza di Recanati dove si trova ancora oggi. Il Monumento ai caduti è stato realizzato a cura dell'Amministrazione comunale dell'epoca nel 1978.

- L 'acquasantiera in bronzo, divisa in quattro pannelli, collocata sopra un'acquasantiera in marmo grigio nella Chiesa Madre.